Per adesso sto sondando il terreno facendo piccole incursioni qua e là fra DxT e SxT, impissando un puchi de fùghi, così, tanto per tener desti gli spiriti, parchè sonò qua la xe tuta na messa cantà in fameja. Sta storia della bresolada su in Belfiore però mi stuzzica parecchio ma non posso espormi troppo. Sai che potrei avere anch’io una casetta lassù?
Fa piacere che sul Blog di Sera si sia aggiunto un valore non indifferente e un pò di inattesa vivacità con i commenti di questo Sponcio. Rispettando l’anonimato, vorrei chiederegli il permesso per pubblicare le righe sopra scritte anche nel Blog No Valdastico NOrd. In mezzo a tanti formali documenti, ci sta bene anche un pò di prosa e poesia…
Grandeee! 🙂 Quando l’ho letta in famiglia, mi sono permessa di correggere “cuori/cuore” alla fine…. Complimenti comunque….Più volte ho pensato di tradurre in versi la nostra delusione, noi non ci saremmo riusciti cosi egregiamente. Grazie del permesso.
24 Marzo 2013 il 21:08
non c’è il filmato
25 Marzo 2013 il 0:15
prova con un altro browser o disattiva l’antivirus.
il filmato si vede
25 Marzo 2013 il 0:17
complimenti a Sera, bravo zio. hai importato il filmato e messo su youtube.
25 Marzo 2013 il 9:39
Grazie Maxi . Se ho fatto progressi è anche merito di chi mi ha insegnato .
25/3/2013 Tanti auguri.
26 Marzo 2013 il 23:04
Grazie Zio 🙂
10 Aprile 2013 il 19:00
Vi lascio una mesta canzone, composta in altri tempi e lidi:
Sul ponte di Casotto
bandiera nera:
è il lutto della valle
che la vede nera.
È il lutto dell’Astico
che se dispera
la meglio acqua
che va soto tera.
Sull’ultimo traforo
c’è l’orto mio
arriva il caterpillar
e gli do l’addio.
Col fazzoletto in mano
guardo lontano
e con la bocca
mastico pantano.
Quelli che son partiti
non son tornati
lontano dalla valle
sono restati.
Sui monti del Trentino
c’è ancora l’Astico
col cemento della Pirubi
si farà plastico.
Un coro di fantasmi
vien giù dai monti:
l’è il coro dei casotani
che son morti.
I casotani fan la storia,
la storia vera:
l’han scritta col sudore
e la fatica nera.
Abitanti della Valle
in alto i cuori:
sul ponte di Casotto
c’è il tricolore!
10 Aprile 2013 il 19:15
Sponcio…non ho il piacere di conoscerti,devi essere un personaggio che dalle nostre parti si può giustamente definire una sagoma.
Sei ironico,dotato di una vena poetica , mi piacerebbe conoscerti. Armando.
10 Aprile 2013 il 22:49
Per adesso sto sondando il terreno facendo piccole incursioni qua e là fra DxT e SxT, impissando un puchi de fùghi, così, tanto per tener desti gli spiriti, parchè sonò qua la xe tuta na messa cantà in fameja.
Sta storia della bresolada su in Belfiore però mi stuzzica parecchio ma non posso espormi troppo. Sai che potrei avere anch’io una casetta lassù?
11 Aprile 2013 il 10:56
Fa piacere che sul Blog di Sera si sia aggiunto un valore non indifferente e un pò di inattesa vivacità con i commenti di questo Sponcio.
Rispettando l’anonimato, vorrei chiederegli il permesso per pubblicare le righe sopra scritte anche nel Blog No Valdastico NOrd.
In mezzo a tanti formali documenti, ci sta bene anche un pò di prosa e poesia…
11 Aprile 2013 il 12:48
Figurati, fanne pure l’uso che vuoi. Permettimi però di migliorare le rime, perché quella era una provocazione fatta così al volo su una vecchia canzone alpina di naja (Il Ponte di Perati).
Da vetusto pensionato quale sono, non posso che attingere ai ricordi.
Sul ponte di Casotto
bandiera nera:
è il lutto della valle
che se dispera.
È il lutto dei bambini
che ama la tera
la meglio gioventù
che no vol la guera.
Sull’ultimo traforo
c’è l’orto mio
arriva il caterpillar
e gli do l’addio.
Col fazzoletto in mano
guardo lo scempio
e con la bocca
maledico l’empio.
Quelli che son partiti
non son tornati
lontano dalla valle
sono restati.
I prati della valle
sono atterriti
il cemento della Pirubi
ne farà detriti.
Un coro di fantasmi
vien giù dai monti:
l’è il coro dei casotani
che son morti.
I casotani fan la storia,
la storia vera:
l’han scritta col sudore
e la fatica nera.
Abitanti della valle
in alto il cuore:
sul ponte di Casotto
c’è il tricolore!
11 Aprile 2013 il 13:57
Grandeee! 🙂 Quando l’ho letta in famiglia, mi sono permessa di correggere “cuori/cuore” alla fine….
Complimenti comunque….Più volte ho pensato di tradurre in versi la nostra delusione, noi non ci saremmo riusciti cosi egregiamente.
Grazie del permesso.