On. Lino Sartori (1903/1997), sul sellino un giovane Antonio Benetazzo. Anno 53/54.
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Con il padre Giuseppe, alle spalle si intravede la mamma Quirina sull’uscio della casa paterna.
L’amico A.S.B. da Venezia ci ha trasmesso una raccolta di appunti, riflessioni, memorie, legate
all’infanzia e prima giovinezza trascorsa a Casotto dallo zio, Â l’economista On.Lino Sartori braido.
Con grande piacere pubblichiamo alcuni passi per i lettori del Blog.
RICORDI Â DI Â TEMPI Â LONTANISSIMI
Ogni tanto mi capita di ritornare col pensiero ai tempi della mia infanzia e prima giovinezza
e di domandarmi “senza osar.. Â rispondere “se ho bene usato dei benefici goduti per essere
nato, moltissimi anni or sono, nell’alta valle dell’Astico sul confine fra Italia e Austria in territorio
allora austriaco : benefici dei quali i giovani, anche se nati lassù, non possono neanche aver idea.
PENSIERO Â FINALE
E, veramente da ultimo, mi ritorna alla mente che, ancora ragazzino,venni una volta
accompagnato sul Crojer dal babbo a primavera inoltrata quando la malga era ancora chiusa.
Vi passammo anche la notte e il babbo mi preparò, nel locale dove nella stagione dell’alpeggio
venivano ricoverate le mucche, un giaciglio per terra formato di “dase” cioè di rami giovani e
fronzuti di abete, sul quale feci la più bella dormita della mia vita.
sera
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17 Febbraio 2013 il 10:14
Antonio Benetazzo è quello che ha scritto poi quel meraviglioso veritiero libro?
17 Febbraio 2013 il 12:07
Non so,mi sfugge il titolo del meraviglioso libro. Antonio Benetazzo passò a Casotto alcuni anni della sua infanzia perchè figlio del milite forestale residente nella nostra frazione.