Già già …gli antichi sapori di una volta!! Autunno…il caminetto acceso…il “paròlo” (paiolo) pieno d’acqua per far staccare la crosta formata dalla lunga cottura…Attorno al tavolo una numerosa famiglia. In mezzo al tavolo, un boccale di acqua della fontana, una bottiglia di vino “fatto in casa”, un panà ro con la polenta ancora fumante; nei piatti già un bel pezzo di polenta e qualche forchettata di crauti o “capuzzi rostii”….Ho scattato questa foto immaginando questa scena, nei “sti ani de ‘na volta” dove forse c’era poco, ma c’erano più valori, più sacrificio, più rispetto per la vita..Dove con poco era possibile vivere, e già quel poco era molto…. Arresto il flusso di pensieri e ritorno alla realtà .Vi presento l'”incriminato”. Eccolo, è lui!! Il CAPPUCCIO (nel nostro dialetto “capuzzo”) GIGANTE!!! Qui di seguito documentato il momento della raccolta. Zio Egidio ha affilato il lungo coltello con
 aria seria e minacciosa…Io gli ho chiesto preoccupata: “ma….andiamo solo….a raccogliere un “capuzzo”, VERO???” :-/ Posso dirvi che staccarlo dalla radice è stata una vera impresa. Lo zio pensava di dover ricorrere al “menaròto” (ascia usata per la legna), infine ha usato il coltello tipo macète, operazione possibile solo perchè è un uomo!!! 😀

21 Ottobre 2010 il 11:41
Splendido capuzzo ! C’è da fare crauti per tutti i Casottani… con una buona polenta.
Vedo che Egidio è sempre “un tipo scherzoso” come quando veniva a casa mia a Chedde dai miei genitori perchè lavorava vicino a noi a Passy. Abbiamo passato insieme bellissimi momenti con tanta gioia. Un caro saluto a Egidio e Anita e a tutti.
22 Ottobre 2010 il 18:00
Grazie Eleonora!! Sei oramai una delle nostre lettrici più affezionate 😀 Porterò allo zio i tuoi saluti…sarà felice…continua a seguirci!!!