In questa foto è rappresentato l’ incontro di un nostro compaesano, il dr Lino Sartori, con Alcide De Gasperi che fu tra i fondatori del Partito popolare e presidente del consiglio dal 1945 al 1953, guidando la ricostruzione del Paese. Lo scenario probabilmente è quello di Sella di Val Sugana.
8 Dicembre 2008 il 17:45
Articolo tratto da “Scienza e Tecnica” con introduzione e commenti di MARIO CLAUDIO SARTORI interamente reperibile sul sito ufficiale della Regola di Casotto.
Pochi sono coloro che riescono primeggiare in un settore professionale, ancor più rari sono,
invece, coloro che riescono ad eccellere in più settori: Lino Sartori, figura eclettica, fu uno
di quest’ultimi.
Primogenito di sette figli di Quirina Piccinini e di Francesco Giuseppe Braido, che era Segretario
comunale anche a Lastebasse ed ultimo potestà di Casotto, Lino si laureò con lode
all’Istituto Universitario Superiore, oggi Facoltà di Scienze Politiche, Cesare Alfieri, di Firenze.
Assolti gli obblighi del servizio militare, presso la Scuola Allievi Ufficiali di Complemento
di Fanteria ed Artiglieria a Verona, dove risultò primo agli esami finali, iniziò a lavorare
come vicedirettore presso il settimanale “Vita Trentinaâ€, giornale molto letto a quel tempo a
Casotto ed a Pedemonte.
Fu assunto subito dopo al Banco di Napoli, agenzia di Venezia, e, dopo due anni, passò al
Banco San Marco di Venezia, inizialmente come vice direttore, poi in qualità di direttore
generale.
Nell’immediato dopoguerra, fu segretario
del Presidente del Consiglio, nonché
Segretario della Democrazia Cristiana,
il trentino Alcide De Gasperi.
A 46 anni, venne nominato Presidente
della “Compagnia nazionale di partecipazioniâ€
un ente parastatale che, mediante
acquisizioni, aveva il compito di
risanare aziende finanziarie, industriali
ed agricole dissestate economicamente:
tra queste vanno ricordate: la Banca
Popolare di Roma, Il Sole ed Il Globo.
In quel periodo, fu nominato anche
componente dei CdA delle compagnie
di assicurazione INA ed Assistalia.
Intervenne con successo anche in ambiti
internazionali: nel 1952 venne nominato
“director†delle Finanze e dell’Economia del Governo Alleato (anglo-americano) del
Territorio Libero di Trieste, fu inviato dal governo portoghese in Angola in missione conoscitiva
degli indirizzi politico-economici della colonia. Altrettanto fece a Taiwan.
Regola di Casotto
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Grande fu la sua opera anche nelle telecomunicazioni. Fu lui che, per primo, ebbe l’idea di
creare un unico ente nazionale per le telecomunicazioni. Presentata tale idea personalmente
al Ministro di Poste e Telecomunicazioni Angelo Raffaele Jervolino, Vo governo De Gasperi,
non ebbe immediato esito positivo.
Divenne vicepresidente dell’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris di Torino,
presidente dello CSELT e della SEAT, società editrice degli elenchi telefonici e delle Pagine
Gialle.
Si interessò anche della telemedicina, guidando una missione in Giappone allo scopo di conoscere
il sistema applicato in materia in quel Paese, e inviando circostanziate relazioni al
nostro ministero della Sanità .
Si distinse anche nel riscoprire le ricchezze e la cultura di Venezia. Fu sua l’idea di smilitarizzare
l’isola di San Giorgio e di affidarla alla Fondazione Cini, della quale, peraltro, fu
nominato vicepresidente all’atto della costituzione, indirizzandola a divenire anche sede di
convegni internazionali di grande importanza e valenza economica
Fu amico del patriarca di Venezia, e futuro papa, Albino Luciani, con il quale amava incontrarsi
per discutere sulle vicende religiose e sociali italiane.
Fu consulente di grandi società industriali come l’ENEL ed il CNEN (Comitato Nazionale
per l’energia nucleare). Coordinò proficuamente un gruppo di studio presieduto dall’allora
Presidente della FIAT Vittorio Valletta, di cui facevano parte esponenti delle maggiori industrie
italiane.
Il 15 giugno 1968, Lino Sartori fu pure insignito della massima
onorificenza di Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica
Italiana (a lato la placca dell’onorificenza).
L’8 aprile 1969, insieme a Susanna Agnelli ed insigni industriali
ed oncologi, costituì l’AIL, l’Associazione italiana contro le
leucemie, col fine esclusivo volto allo “sviluppo e la diffusione
della ricerca scientifica nel campo delle leucemie, prevalentemente
attraverso il conferimento di contributi, borse di studio
ed aiuti in genere a scienziati e studiosi qualificatiâ€. In tale Associazione
esercitò la funzione di Revisore dei Conti.
Fino agli ultimi giorni della sua vita fu attivissimo filantropo e, per quanti lo conobbero,
maestro di vita ed un faro luminoso di rettitudine ed integrità morale.
Casotto, 1° dicembre 2008
Le notizie e le immagini riportate sono state raccontate da nipoti di Sartori Lino e/o sono state tratte dalla
rivista Scienza e Tecnica, n. 425, di gennaio 2006.